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Morso di medusa: consigli e cura

Morso di medusa: consigli e cura

25 June 2025

Se avete già avuto nella vita un incontro ravvicinato con una medusa, la domanda vi sarà sorta spontanea: cosa fare? Il morso di medusa, infatti, seppur raramente pericoloso, può trasformare un momento di relax in un’esperienza dolorosa, ma niente panico: vediamo insieme come gestire la situazione in modo efficace e tornare a goderti il mare in poco tempo.

Prima di tutto, è fondamentale mantenere la calma perché agitarsi non farà che accelerare il battito cardiaco, favorendo una più rapida diffusione delle tossine nel sangue. Respira profondamente e cerca di uscire dall’acqua con movimenti controllati e una volta a riva, evita di strofinare la zona colpita, anche se l’istinto potrebbe portarti a farlo.

La prima mossa intelligente è sciacquare la parte interessata con acqua di mare, mai con acqua dolce. Il motivo? L’acqua dolce, a causa della differenza osmotica, potrebbe far esplodere le nematocisti (le microscopiche capsule urticanti dei tentacoli) e peggiorare la reazione. Usa invece una soluzione salina o, in mancanza di quella, acqua di mare pulita, versandola delicatamente senza sfregare. Se hai a portata di mano dell’aceto, è un’ottima alternativa: applicarlo per almeno 30 secondi può aiutare a neutralizzare parte del veleno, soprattutto nel caso di alcune specie comuni nel Mediterraneo.

Dopo il risciacquo, è il momento di rimuovere con attenzione eventuali residui di tentacoli. Non usare le mani nude, meglio una pinzetta per togliere i frammenti.

Ora che la pelle è pulita, puoi pensare a lenire il dolore. Il calore può essere un alleato: immergere la zona in acqua calda (non bollente, intorno ai 40-45°C) per 20-30 minuti può aiutare a denaturare le tossine e alleviare la sensazione di bruciore. Se non hai modo di farlo, un impacco caldo può essere un buon sostituto. Attenzione, però perchè alcune meduse rispondono meglio al freddo. Se non sei sicuro della specie, prova prima con il caldo e valuta la reazione.

Per ridurre gonfiore e infiammazione, un gel a base di cloruro d’alluminio (come quelli dopo-sole o antizanzare) può essere d’aiuto, così come l’applicazione di una crema al cortisone, se disponibile. Evita invece rimedi casalinghi come urina, ammoniaca o alcol, perchè non solo sono inefficaci, ma potrebbero irritare ulteriormente la pelle.

Nei giorni successivi, tieni d’occhio la ferita. Se compaiono segni di infezione (rossore crescente, pus, febbre) o se la reazione si estende oltre la zona del morso, consulta un medico. Lo stesso vale se avverti sintomi sistemici come difficoltà respiratorie, nausea, vertigini o crampi muscolari: in rari casi, il veleno può scatenare una reazione allergica grave che richiede intervento immediato.

Prevenire, come sempre, è sempre meglio che curare, quindi se sai di nuotare in acque dove le meduse sono frequenti, indossa una muta o una maglietta anti-medusa e informati sulle condizioni locali: molti litorali segnalano la presenza di meduse con bandiere o avvisi.

Ricorda sempre che la chiave è agire con prontezza, ma senza fretta, seguendo passo dopo passo i rimedi giusti.