
Vene varicose: di cosa si tratta?
Le vene varicose sono un problema tanto comune, quanto sottovalutato. C’è chi le considera solo un difetto estetico, ma in realtà rappresentano un segnale evidente di un’alterazione nel sistema circolatorio venoso, una condizione che colpisce in particolare le donne, ma non risparmia nemmeno gli uomini.
In condizioni normali, le vene portano il sangue dalle estremità al cuore, grazie a delle piccole valvole interne, ma quando queste valvole si indeboliscono o non si chiudono correttamente, il sangue tende a ristagnare, aumentando la pressione all’interno del vaso. Col passare del tempo, la parete venosa si dilata e perde tono, dando origine a quelle che conosciamo come vene varicose.
Quali sono le cause? La predisposizione genetica gioca un ruolo importante, ma non è l’unico fattore. Anche lo stile di vita, il tipo di lavoro e alcune abitudini quotidiane possono contribuire alla loro comparsa, come restare a lungo in piedi o seduti, uno stile di vita sedentario, indossare spesso tacchi alti o vestiti troppo attillati, tutte condizioni che ostacolano il corretto ritorno venoso. A questo si aggiungono anche fattori ormonali come gravidanza, menopausa o uso di contraccettivi orali, che possono indebolire e rendere meno elastiche le pareti venose.
La buona notizia è che oggi ci sono molte opzioni di trattamento disponibili, e non tutte sono invasive. Nei casi più leggeri, l’uso di calze a compressione graduata è uno dei rimedi più efficaci per migliorare la circolazione e alleviare i sintomi. Queste calze, se scelte con la giusta misura e grado di compressione, possono favorire il ritorno venoso e ridurre la sensazione di pesantezza; esistono diverse tipologie di calze, da quelle preventive a quelle terapeutiche, e il consiglio di un esperto può essere davvero utile per scegliere il prodotto più adatto alle tue esigenze.
Anche un’attività fisica moderata è importante, come camminare, nuotare o fare esercizi che stimolino i muscoli delle gambe, per aiutare il sangue a risalire verso il cuore e prevenire il ristagno venoso.
In aggiunta ai rimedi fisici, ci sono anche trattamenti farmacologici e fitoterapici che possono migliorare il tono venoso e la microcircolazione. Sostanze come la diosmina, l’esperidina, il rusco, il mirtillo e l’ippocastano sono conosciute per le loro proprietà flebotoniche e vengono spesso utilizzate in integratori o creme specifiche per alleviare i sintomi e rinforzare le pareti venose.
Questi trattamenti, insieme a uno stile di vita sano, possono portare a un miglioramento significativo, soprattutto se iniziati in tempo, mentre quando le vene varicose diventano più evidenti o i sintomi iniziano a dare fastidio, il medico potrebbe suggerire trattamenti più specifici. Oggi, tecniche meno invasive rispetto alla chirurgia, come la scleroterapia, che prevede l'iniezione di una sostanza nella vena per farla chiudere e riassorbire gradualmente, oppure da procedure laser che agiscono con precisione senza necessità di ricovero. Questi interventi sono sicuri e sempre più comuni, ma è importante ricordare che nessun trattamento è davvero efficace senza un'attenzione costante alle proprie abitudini quotidiane.
La prevenzione è sempre la strategia migliore, quindi mantenere un peso equilibrato, ed evitare la sedentarietà possono davvero aiutare a mantenere le vene in salute, assicurandosi sempre di mantenere una buona idratazione, per migliorare la tonicità dei vasi e ridurre il rischio di infiammazione.
